Le donne del metodo classico di casa Villa Corniole sono giovani, belle e simpatiche e poi sono le figlie dei proprietari della cantina vinicola. Con il loro nome è stato battezzato il metodo classico prodotto a Villa Corniole: Sara, Linda e Sabina da cui l’acronimo SALÌSA.

Il TRENTO DOC Salìsa fino ad oggi era in versione Brut Millesimato, blanc de blancs da uve Chardonnay, nei prossimi giorni incomincerà invece la promozione delle prime 500 bottiglie del Brut Dosaggio Zero: siamo orgogliosi di averlo potuto degustare in anteprima e ve lo presentiamo in pompa magna, come merita.
Sara, Linda e Sabina (le figlie di Maddalena e Onorio. Compatibilmente con impegni di lavoro e studio, intervengono e collaborano all’attività familiare, affiancando e supportando il team di Villa Corniole, nelle fiere, durante la vendemmia e nella gestione della comunicazione. Affiancano Maddalena nello sviluppo del mercato italiano ed estero.) A loro è stato dedicato lo spumante SALĺSA, una bollicina di montagna fresca e spumeggiante, proprio come loro, e possono essere orgogliose di questo nuovo metodo classico della casa, frutto della ricerca durata anni, e orgogliosi possono esserlo anche i loro genitori Maddalena Nardin (compagna e moglie di Onorio. “Con Onorio ho condiviso la visione di un microcosmo che abbiamo sognato e in parte realizzato. La mia missione è quella di restituire attraverso i nostri vini, la passione e la visione che ci hanno animato.”) e Onorio Pellegrini (Un visionario. Con le sue mani forti, impegno e dedizione, ha realizzato gran parte della cantina. Non smette mai di dare respiro ad idee innovative nel solco della tradizione vitivinicola della famiglia.), come pure Mattia l’enologo (“Ho trovato l’ambiente ideale per esprimere e realizzare le numerose esperienze fatte anche all’estero. Villa Corniole è per me un’ottima opportunità per esprimere il potenziale di un territorio davvero unico.”) c’e poi DOC l’amico fedele. Ombra di Onorio nelle giornate di lavoro in campagna e in azienda. Fonte inesauribile di gioia ed amicizia (sì Doc è il cane di casa, un magnifico pastore tedesco fulvo di pelo.)

Ultimamente abbiamo avuto modo di constatare che il Brut Millesimato era cresciuto e si dimostrava più tipico, la mineralità che caratterizza il Trento doc era più evidente, dando maggiore personalità a queste, già buone, bollicine della Val di Cembra. L’anticipazione che in cantina le bottiglie del nuovo millesimato erano quasi arrivate a concludere il loro percorso, ci aveva incuriosito oltremodo: un pas dosé ci intriga in modo particolare e volevamo testarlo anche prima che uscisse ufficialmente sul mercato.
Così è stato e ringraziamo della gentilezza la famiglia Pellegrini che ci ha inviato negli scorsi giorni le bottiglie: nuova etichetta, su sfondo grigio le scritte oro e nero sono estremamente eleganti (quello che si meritano queste bollicine), sopra le scritte un motivo stilizzato. Nell’etichetta e nella retro-etichetta compaiono le caratteristiche: Trento doc, Dosaggio Zero, il millesimo 2012 e la sboccatura 2016, logicamente, 12,5° vol. e una breve descrizione della tecnica di produzione.

Il Salìsa millesimato, Dosaggio Zero è un Trento Doc, vendemmia 2012, sboccato a settembre 2016, da uve Chardonnay coltivate nel C.C. di Giovo di Cembra, nel vigneto alle pendici del monte Corona ad una altitudine di 500 metri s.l.m. con terreno calcareo, qui si ottengono uve giustamente mature e con elevato grado di acidità. L’uva viene raccolta a mano con un’attenta selezione, segue la pressatura soffice dell’intero grappolo, per il Salìsa Zero si utilizza il solo mosto fiore! La fermentazione e l’affinamento del vino base viene eseguita per 85-90% in acciaio inox a temperatura controllata iil restante in barriques. In bottiglia la presa di spuma e il lungo affinamento, 40 mesi sui lieviti nel buio della cantina interrata a temperatura costante. La sboccatura senza l’aggiunta di liqueur d’expedition.
Il Salìsa Dosaggio Zero 2012 nel calice Etoilé Sparkle, disegnato dal trentino Luca Bini per Italesse, sfoggia un brillante giallo paglierino con nota dorata; spuma esuberante e persistente, elegante, continua e fine; al naso intense note floreali e di frutta gialla, tipiche dell’uva chardonnay, sullo sfondo il lievito del lungo affinamento ha lasciato la sua traccia caratteristica; in bocca croccante, sapido e fresco, la mineralità e la buona acidità lasciano un ricordo lungo e piacevole della beva. U.B.
